Vita indipendente: diritto fondamentale da tutelare con legge dedicata e risorse adeguate
Approvare presto una nuova legge nazionale sulla vita indipendente e incrementare lo stanziamento statale annuale alle Regioni per permettere la completa realizzazione dei progetti a sostegno delle persone con disabilità è questo l’impegno che mi sono preso presentando alla giunta toscana una mozione che arriverà in aula nelle prossime settimane e che è frutto di una serie di incontri con i rappresentanti delle associazioni.
La tutela dei diritti civili e sociali è, da sempre, una priorità per la Toscana; lo abbiamo ribadito anche nel Programma regionale di sviluppo con un progetto dedicato e, soprattutto, non può prescindere dalle azioni a sostegno della vita indipendente. Il finanziamento regionale al progetto che porta proprio il nome ‘Vita indipendente’, e che ha l’obiettivo di garantire a persone con disabilità grave di autodeterminarsi, è passato dai 2 milioni di euro del 2009, ai 7 milioni del 2013, fino ai 9 milioni del 2015. A queste risorse si aggiungono quelle nazionali, appena 15 milioni, che il Governo mette a disposizione annualmente. Ma non basta! I fondi ad oggi disponibili permettono sì di fare molto, ma non sono sufficienti a far fronte a tutte le richieste di attivazione di progetti per la vita indipendente.
Garantire la vita indipendente al maggior numero di aventi diritto oltre ad essere una doverosa conquista in termini sociali ed un miglioramento significativo della qualità della vita, costituisce anche un vantaggio economico per il sistema socio-sanitario. Anche per questo chiedo alla giunta regionale di attivarsi con il Governo affinché si incrementi lo stanziamento annuale a favore delle Regioni a valere sul fondo della non-autosufficienza. Così aumenteranno le possibilità di accedere misure e sostegni previste dai vari progetti e sarà riconosciuto con più forza un diritto che meriterebbe, a mio avviso, di essere affermato e sancito con l’approvazione di una specifica norma nazionale in materia.