Toscana Aeroporti/1 – Pieroni sulla modifica dello statuto: “Pisa penalizzata e umiliata”
Di seguito l’intervista al consigliere regionale PD Andrea Pieroni pubblicata dal Tirreno (venerdì 21 maggio), dopo il voto dell’assemblea dei soci di Toscana Aeroporti che ha modificato lo statuto societario. Si tratta di una modifica che riduce la presenza e, dunque, il peso dei soci pubblici all’interno del consiglio di amministrazione passata, così come appreso dai mezzi d’informazione, con il 73% dei voti favorevoli e con i soli voti contrari dei soci pubblici del territorio di Pisa.
Consigliere Pieroni, come escono Pisa e gli enti pubblici rappresentati in consiglio dal voto sulla modifica allo statuto?
«Ne escono penalizzati e umiliati. Stiamo parlando di soci che, seppur minoritari nel capitale sociale, sono enti locali che rappresentano territori e comunità. Una modifica non condivisa né motivata. Solo una prova di forza!».
Che giudizio dà della posizione di astensione della giunta regionale?
«Sono rimasto francamente sorpreso. Il presidente Giani aveva assicurato l’impegno a far ritirare l’argomento in questione. In ogni caso avrei auspicato più sinergia con gli enti pubblici pisani, schierati in maniera compatta per il “no”».
Qual era e qual è invece la posizione del gruppo regionale Pd?
«Capogruppo e vice capogruppo, insieme con altri consiglieri, hanno sottoscritto la mozione che ho promosso, volta a scongiurare la modifica statutaria che ridurrà drasticamente la presenza dei soci pubblici nel futuro cda di Toscana Aeroporti».
Ora avete intenzione di chiedere un chiarimento al presidente Giani?
«Un momento di confronto ci sarà, anche perché, a fronte di una mozione chiara ed esplicita, la scelta di astenersi è riduttiva e debole».
I dieci milioni di finanziamento della Regione a Toscana Aeroporti sono già stati erogati?
«No, non sono stati ancora liquidati. L’erogazione terrà conto dell’andamento del tavolo regionale sulla questione della cessione di Toscana Aeroporti Handling».
Ora che ruolo deve e può esercitare ora la Regione?
«La Regione deve avere un ruolo forte, che vada oltre le quote azionarie che detiene, pari al 5,029%, e deve far rispettare il progetto di integrazione tra i due scali, affinché crescano in modo complementare per arrivare agli 11-12 milioni di passeggeri previsti dal Masterplan. Inoltre deve presidiare, come sta facendo l’assessora Nardini, per scongiurare la svendita della società Toscana Aeroporti Handling e i conseguenti rischi sui livelli occupazionali: in ballo ci sono centinaia di posti di lavoro».
Quali richieste si sente di rivolgere a Toscana Aeroporti per il Galilei?
«A Toscana Aeroporti chiedo di dare finalmente avvio agli investimenti preannunciati da anni, a partire dai circa 60 milioni per il nuovo terminal passeggeri del Galilei, fondamentali per lo sviluppo dello scalo e del sistema aeroportuale».