Toscana Aeroporti, no all’esclusione di soci pubblici e territori: mozione di Pieroni
In vista dell’assemblea degli azionisti di Toscana Aeroporti con all’ordine del giorno la modifica statutaria sui membri del Cda, il consigliere regionale Pd, Andrea Pieroni, presenta una mozione per chiedere alla Giunta un impegno per evitare tale riforma
«Il sistema aeroportuale toscano rappresenta un settore cruciale per l’economia regionale: un comparto fortemente colpito dalle conseguenze della pandemia, su cui investire risorse e competenze, anche da parte delle istituzioni pubbliche, così come ha fatto la Regione Toscana stanziando 10 milioni di euro a tutela dell’occupazione. Per questo chiediamo alla Giunta regionale di attivarsi affinché sia scongiurata l’approvazione della proposta di modifica dello statuto di Toscana Aeroporti S.p.a. presentata dal socio privato di maggioranza, Corporacion America, finalizzata a una ridefinizione delle modalità di elezione e di composizione del Consiglio di Amministrazione. Un’azione da intraprendere in sinergia con tutti i soggetti pubblici interessati con l’obiettivo di non penalizzare la presenza dei soci pubblici nel Cda della società che gestisce i due principali scali toscani, considerando anche la forte crisi che, causa l’emergenza sanitaria, sta attraversando il trasporto aereo; basti pensare che il traffico passeggeri degli scali di Pisa e Firenze ha registrato un meno 92,5 per cento rispetto al primo trimestre 2020. Negli anni i soggetti di parte pubblica all’interno della società hanno messo in campo un impegno importante in termini progettuali, di finanziamenti pubblici erogati e di difesa di alcuni comparti del sistema, come ad esempio quello handling. Un impegno che la proposta di revisione statutaria andrebbe a limitare a discapito dell’interesse pubblico, così come già sottolineato nella mozione approvata dal Consiglio Comunale di Pisa il 13 aprile scorso». E’ quanto chiede alla Giunta regionale Andrea Pieroni, consigliere regionale Pd con la mozione In merito alla proposta di modifica dello Statuto di Toscana Aeroporti S.p.A.
«La modifica dello statuto porterebbe a dimezzare la partecipazione pubblica all’interno del Cda – conclude Pieroni – Gli enti pubblici come Comuni, Province, Regione e Camere di Commercio, al di là della quote che detengono, rappresentano le istanze e gli interessi dei territori e delle comunità dove gli scali operano. Ricordo che prima della fusione, quando le società erano a maggioranza pubblica, buona parte degli utili aziendali venivano reinvestiti negli scali stessi, accrescendone il loro valore».