#Prs 2016 – 2020 a confronto sul territorio
Si è svolta questa mattina a Pisa, nella sala consiliare della Provincia, l’iniziativa promossa dal gruppo del Partito democratico in Regione per illustrare e confrontarsi con le categorie economiche, con l’associazionismo e col sindacato del territorio sul Programma regionale di sviluppo; uno strumento composto da 26 progetti (per i quali è previsto uno stanziamento di 6,4 miliardi di euro) attorno ai quali costruire la strategia dell’azione regionale per i prossimi cinque anni.
Come fatto con la legge di riforma sanitaria e con la Commissione Costa prima di procedere all’approvazione del Piano abbiamo voluto discutere e confrontarci con i soggetti che quotidianamente operano nella vita economica e sociale delle nostre comunità con l’obiettivo di raccogliere spunti e proposte. Iniziative e necessità su cui ci impegneremo a trovare risposte attraverso le politiche che la Regione metterà in campo.
Ecco alcuni punti del mio intervento all’iniziativa:
“Messa in sicurezza e manutenzione del territorio, oltre a scongiurare il rischio idrogeologico e idraulico, determineranno lo sviluppo economico e il rilancio industriale di questo pezzo di Toscana. La Regione Toscana stanzia 40milioni all’anno su questi capitoli. Il nostro territorio pesantemente colpito e danneggiato sia dall’avversità dei fenomeni atmosferici e da crisi aziendali, per risollevarsi ha bisogno di interventi di messa in sicurezza e di sostegno alle attività produttive, a partire dalla Pmi che sono l’asse portante dalle nostra economia. La Regione Toscana ha avviato investimenti importanti sullo Scolmatore d’Arno (per un totale di oltre 50 milioni) sulle casse di esondazione di Arno, Era ed Egola, e per rafforzare gli argini del fiume Serchio. Anche i litorali devono essere tutelati per contrastare il fenomeno dell’erosione costiera e per salvaguardare l’ambiente e per stimolare l’economia del turismo e balneare. Curare il territorio significa anche far si che le aree rurali e quelle più periferiche, che sono la gran parte, siano presidiate e vissute. Gli investimenti a sostegno dell’imprenditoria giovanile in agricoltura vanno in questa direzione, ma hanno bisogno di essere integrati con infrastrutture e servizi. Questi aspetti del PRS sono dirimenti per il nostro territorio e devono andare di pari passo con l’attuazione del piano anticrisi e sviluppo per la Val di Cecina. Ma non solo, l’esigenza di rilanciare l’industria necessita di un territorio competitivo sotto il profilo delle infrastrutture materiali e immateriali, tra cui rientrano l’impegno per lo sviluppo della banda ultra larga, la semplificazione amministrativa. Se sapremo coniugare questi aspetti – salvaguardia del territorio, semplificazione, investimenti e innovazione – allora il nostro territorio potrà continuare ad essere protagonista dello sviluppo della Toscana”.