Priorità per la Regione, risorse nazionali importanti per continuare ad investire in difesa e tutela del territorio
Attivarsi con Governo e Parlamento perché si provveda quanto prima a rendere disponibili le risorse destinate alla prevenzione del rischio idrogeologico e idraulico e alla difesa della costa. Questo, in sintesi, l’impegno chiesto alla giunta regionale dalla mozione approvata dall’aula del Consiglio regionale nella seduta di ieri, mercoledì 12 marzo.
La difesa del suolo per la Toscana è una priorità, lo dimostrano le risorse stanziate per finanziare interventi di ripristino, messa in sicurezza e prevenzione; lo era anche per i precedenti governi. Il ‘governo del cambiamento’ invece, ad ora, si è limitato a smantellare la struttura speciale ‘Italia sicura’ dedicata proprio alle politiche di difesa e tutela del territorio che, nel tempo, ha svolto un ruolo fondamentale di coordinamento degli interventi urgenti e di sviluppo delle infrastrutture idriche. Il resto? Solo proclami e numeri esorbitanti, come gli 11 miliardi di euro tanto sbandierati che non sono altro che la dotazione di cui già disponeva Italia Sicura, ai quali per il momento non è seguito alcun atto concreto. Sarebbe un grave errore accentrare le risorse in capo al governo non rendendo protagoniste le Regioni che hanno la competenza in materia.
Ai colleghi dei Cinque stelle che mi hanno accusato di aver presentato un atto surreale voglio ricordare i numeri degli investimenti regionali a contrasto del dissesto idrico e idrogeologico: dal 2010 sono stati impegnati complessivamente 185,8 milioni di euro; in particolare nell’ultimo aggiornamento del Documento operativo per la difesa del suolo sono stati stanziati 30 milioni di euro e 13 milioni sono stati destinati alla difesa della costa. Dal Governo, invece, non è arrivato ancora nulla. Così come, a fronte del milione e mezzo di euro stanziato dalla Regione per il ripristino dei Monti Pisani dopo il terribile incendio di settembre, non sono ancora arrivate risorse nazionali. Aspettiamo fiduciosi.