Migranti, Pieroni: “Deve prevalere il buonsenso”
“Ci sono battaglie in cui, alla fine, non vince nessuno e perdono tutti. Vorrei che la gestione dell’accoglienza migranti non finisse così, visto che Pisa e provincia sono sempre stati terra di buona integrazione”. Nel giorno in cui il prefetto di Pisa Attilio Visconti incontra i sindaci della provincia, lo dice il candidato al consiglio regionale della Toscana per il Pd Andrea Pieroni.
“Condivido la scelta del prefetto e dei sindaci di ragionare con i territori e di pensare all’accoglienza di piccoli gruppi – spiega Pieroni -. La condivido perché è così che abbiamo proceduto negli oltre dieci anni in cui sono stato presidente della Provincia, tanto che l’ente si è dotato di uno strumento, l’Istituzione Centro Nord Sud, che può continuare a essere utile e a servizio del territorio. Grazie a questo, la Provincia è stata capace di una funzione di coordinamento, per la quale l’Istituzione può ancora essere importante. Il nostro modo di procedere non è stato gestire l’emergenza, ma di evitarla, con una programmazione continua e condivisa, che concepisce l’accoglienza come punto di partenza per l’integrazione. I ghetti, secondo me ma la storia lo ha dimostrato, non fanno bene né a chi ci sta dentro e neppure a chi sta fuori. Accogliere significa comprendere, prima ancora che aiutare e una accoglienza diffusa, studiata in sinergia tra tutti gli enti preposti è il primo passo verso un’integrazione vera, che ci renda tutti membri di una stessa comunità che amiamo e vogliamo far crescere”.
Più volte, nei suoi due mandati, Pieroni ha avuto modo di spiegare, ma anche di mettere in pratica il suo pensiero a riguardo e lo rifà oggi, con l’intenzione di dare un supporto al dibattito. “In questi anni – spiega – la rete fitta di volontariato e associazionismo è stata fondamentale. Non si può pianificare l’accoglienza senza il supporto di chi è a stretto contatto con il territorio e con la sua gente e si adopera nel rispetto della dignità della persona”. Che per Pieroni, prima come ora, resta una: “ospitare i migranti in piccoli gruppi e con un’attenzione scrupolosa all’adeguatezza delle strutture, è una precisa modalità di accoglienza con la quale, come Provincia, abbiamo trovato risposte alla situazione già in passato. Occorre, in questo momento, fermarsi un attimo, far prevalere il buonsenso e, con una forte collaborazione tra istituzioni, coniugare le caratteristiche del territorio e dei suoi abitanti con la dignità dei migranti in quanto persone in cerca di una prospettiva di vita migliore”.