La geotermia è la risorsa per ripartire
Le riflessioni sulla ripartenza dopo la crisi del coronavirus sono concordi nel mettere al centro lo sviluppo sostenibile, che vede nell’accrescimento delle energie rinnovabili il punto di partenza di un nuovo modello di sviluppo. In questo contesto la geotermia è una risorsa fondamentale, già disponibile, sulla quale tornare rapidamente ad investire in maniera massiccia.
In questa prospettiva il ripristino degli incentivi diventa un fattore cruciale. In questi giorni il Governo sta mettendo in campo misure per sostenere e rilanciare l’economia, per la geotermia significa arrivare rapidamente all’approvazione del decreto Fer2. Serve un’accelerazione straordinaria affinché nel prossimo giugno, come ipotizzato, il decreto possa essere definito. Per la Val di Cecina e le aree geotermiche non c’è niente da inventare: vanno rafforzate le condizioni perché Enel Green Power possa riprendere ad investire. Questa è la ricetta necessaria per evitare che una vasta area della Toscana subisca una pericolosa deriva socioeconomica. Solo con questo presupposto potrà essere ridato slancio e prospettiva al tessuto economico locale, che ruota intorno alla geotermia, assicurando migliaia di posti di lavoro.
Alla vigilia dello “tsunami” coronavirus il Governo aveva dato segnali di disponibilità incoraggianti. Si deve dare seguito agli impegni presi. L’incertezza, amplificata dalla pandemia, rischia di minare fortemente il comparto. La Regione Toscana continuerà a farsi carico delle preoccupazioni che anche i Comuni, le imprese locali e i sindacati, stanno giustamente ponendo. Seppure in un contesto pesantemente condizionato dall’emergenza sanitaria, non possiamo trascurare un fondamentale volano di sviluppo e di energia rispettosa dell’ambiente.
Quella degli investimenti in geotermia è un’occasione preziosa, per far sì che la Val di Cecina contribuisca a tracciare quel nuovo modello di sviluppo che combatta la crisi climatica e i danni economici che ne conseguono.