Azioni concrete e una scuola per dare nuova vita all’artigianato e al territorio
Pieroni visita Volterra e incontra gli artigiani dell’alabastro
“Occorre appassionare i più giovani all’artigianato, incentivando le attività imprenditoriali e sostenendo idee moderne e innovative”. Lo ha detto il candidato al consiglio regionale della Toscana Andrea Pieroni, incontrando Volterra e i suoi artigiani, troppo pochi e con troppe difficoltà in un momento economico difficile, che potrebbe diventarlo un po’ meno con qualche azione mirata. Che serva ad aiutare le botteghe rimaste e a farne nascere di nuove, offrendo opportunità di occupazione ai giovani volterrani, per farli crescere e vivere nella loro terra, perché resti e diventi sempre di più quella perla nella lavorazione di qualità che li rende orgogliosi nel mondo.
“In questi giorni – spiega Pieroni – il lavoro degli artigiani di Volterra si è fatto apprezzare a San Francisco dove è stata esposta la Torre di Pisa in alabastro. Questa è la provincia che vorrei portare in Regione, una provincia che dà e prende il meglio di sé per farsi grande e superare con più facilità le difficoltà. Ma che grida chiara e forte le peculiarità di ogni territorio, perché nessuno resti indietro”.
In una città di pietra, la lavorazione dell’alabastro è più che una tradizione. Oggi, alle poche botteghe artigiane rimaste nel centro storico, è affidata la memoria di un popolo, oltre che la conservazione della tradizione e a loro resta il compito di indirizzare la produzione verso la sua rinascita. “In questo, però – secondo Pieroni – non possono essere lasciati soli. Il confronto costante con le istituzioni è fondamentale perché non si arrendano. Non possiamo perdere queste ultime e abilissime mani”.
Una proposta di rilancio, gli artigiani di Volterra l’hanno già fatta: una scuola di formazione per artigiani di alta qualità, non solo sotto l’aspetto tecnico-pratico, ma anche di preparazione economica per conoscere meglio mercati, leggi e risorse disponibili a livello Internazionale. Per imparare, fin dalla scuola, a non essere mai da soli.
“Quando si parla di valorizzazione del territorio la lavorazione dell’alabastro e l’artigianato artistico diventano capitoli non secondari – per Andrea Pieroni -. È necessario far convergere le forze di soggetti istituzionali e di enti che hanno a cuore lo sviluppo del territorio per dare corpo a un progetto organico di rilancio dell’artigianato volterrano e non solo, attraverso il miglioramento dei livelli qualitativi, l’innovazione tecnologica, una formazione in continuo aggiornamento e nuove strategie di marketing, nonché rinnovati criteri manageriali e imprenditoriali”.
“Volterra è già una meta turistica di caratura internazionale – continua Pieroni – e può crescere ancora. Ai turisti dobbiamo presentare produzioni di qualità, tipiche, uniche, anche così si arricchisce il già qualificato contesto volterrano, creando nuova occupazione. L’auspicio è che si trovino insieme strumenti e percorsi adeguati al raggiungimento di un obiettivo che è di interesse collettivo. Mi adopererò affinché questa prospettiva possa rapidamente diventare realtà concreta”.
“Come associazione di artigiani – spiega Renato Casini, presidente di Arteinbottega – abbiamo già lanciato un appello a istituzioni ed enti locali perché prendano in seria considerazione la situazione che stiamo vivendo. Noi artigiani, da soli, non siamo in grado di prendere iniziative: possiamo metterci le idee, ma devono essere condivise e sostenute. Abbiamo bisogno di meno burocrazia, strumenti economici e fiscali per dare la spinta decisiva ad un progetto per la rinascita dell’artigianato. Noi siamo aperti a qualsiasi confronto purché si faccia ripartire l’artigianato artistico”.