L’intervento di Andrea Pieroni per Pisa traino degli aeroporti toscani
SI INSERISCA NEL PROGRAMMA DEL CENTROSINISTRA ALLE REGIONALI UNA CHIARA POLITICA DI SVILUPPO PER IL GALILEI FULCRO DEL SISTEMA AEROPORTUALE TOSCANO
Sull’aeroporto di Pisa servono chiarezza e decisioni rapide, non possiamo andare avanti con prospettive incerte, questo anche per scongiurare l’arretramento dello scalo, sancito dal -1,7% di passeggeri registrati nel 2019. È chiaro che a trainare il sistema aeroportuale toscano sarà il Galilei, scalo con maggiori potenzialità, sul quale investire per un ampliamento.
La pandemia da coronavirus ha stravolto anche il traffico aereo, ma una prospettiva di crescita deve essere sempre tenuta viva e deve passare da una vera integrazione tra gli scali secondo il criterio della complementarietà: Pisa aeroporto intercontinentale e Firenze city airport. L’obbiettivo dei 7 milioni di passeggeri, per il Galilei, deve rimanere la priorità se vogliamo che la Toscana diventi il terzo polo aeroportuale in Italia. Rendere complementari gli aeroporti di Pisa e Firenze significa anche non soccombere di fronte alla pericolosa concorrenza di altri scali, come Bologna, che ne trarrebbe vantaggio a scapito della Toscana. E per non soccombere si dovrà mettere mano, nello scalo pisano, agli investimenti su terminal, pista secondaria, aree di stazionamento e nuovo hub per la manutenzione degli aeromobili.
Il collegamento ferroviario veloce è cruciale per avvicinare i due aeroporti e le due aree urbane. Pisa e tutta la vasta area costiera (della quale Pisa è perno) hanno bisogno di raccordarsi meglio all’alta velocità ferroviaria che passa da Firenze, in attesa dell’alta velocità anche sulla Tirrenica. Una tratta velocizzata, con tempi che non superino i 30 minuti, realizzerebbe un doppio risultato di cui beneficerebbero il sistema aeroportuale, Pisa e la Toscana costiera e quindi tutta la Regione.
La prossima legislatura dovrà essere caratterizzata da questa prospettiva: partire dall’aeroporto di Pisa e da una maggiore efficienza dei collegamenti con Firenze sarebbe una grande opportunità di ripartenza. Lo dobbiamo alla Toscana che è uno dei primi motori economici del Paese, ai cittadini e, non per ultimo, ai lavoratori del settore, che oggi vedono minacciata la loro occupazione.
Ben vengano idee su aspetti relativi al miglioramento dei servizi, ma il centrosinistra toscano, per mezzo del suo candidato presidente alla Regione Eugenio Giani, inserisca nel programma una chiara politica di sviluppo che veda l’aeroporto di Pisa quale fulcro della crescita del sistema aeroportuale regionale e che punti alla velocizzazione della linea Fs Pisa-Firenze.Lo Stato dovrà fare la sua parte e investire in maniera sostanziosa per irrobustire un’area, la valle dell’Arno, che rappresenta uno dei territori più dinamici a livello economico del nostro Paese. Area che, con la sua continuità urbanistica, rappresenta un grande agglomerato metropolitano che non può permettersi di andare in direzioni diverse che danneggerebbero non solo Pisa, ma tutta la Regione.
Il collegamento ferroviario veloce è cruciale per avvicinare i due aeroporti e le due aree urbane. Pisa e tutta la vasta area costiera (della quale Pisa è perno) hanno bisogno di raccordarsi meglio all’alta velocità ferroviaria che passa da Firenze, in attesa dell’alta velocità anche sulla Tirrenica. Una tratta velocizzata, con tempi che non superino i 30 minuti, realizzerebbe un doppio risultato di cui beneficerebbero il sistema aeroportuale, Pisa e la Toscana costiera e quindi tutta la Regione.
La prossima legislatura dovrà essere caratterizzata da questa prospettiva: partire dall’aeroporto di Pisa e da una maggiore efficienza dei collegamenti con Firenze sarebbe una grande opportunità di ripartenza. Lo dobbiamo alla Toscana che è uno dei primi motori economici del Paese, ai cittadini e, non per ultimo, ai lavoratori del settore, che oggi vedono minacciata la loro occupazione.
Ben vengano idee su aspetti relativi al miglioramento dei servizi, ma il centrosinistra toscano, per mezzo del suo candidato presidente alla Regione Eugenio Giani, inserisca nel programma una chiara politica di sviluppo che veda l’aeroporto di Pisa quale fulcro della crescita del sistema aeroportuale regionale e che punti alla velocizzazione della linea Fs Pisa-Firenze.Lo Stato dovrà fare la sua parte e investire in maniera sostanziosa per irrobustire un’area, la valle dell’Arno, che rappresenta uno dei territori più dinamici a livello economico del nostro Paese. Area che, con la sua continuità urbanistica, rappresenta un grande agglomerato metropolitano che non può permettersi di andare in direzioni diverse che danneggerebbero non solo Pisa, ma tutta la Regione.
Andrea Pieroni,
Consigliere regionale Pd