Ericsson. Attiviamo tutti gli strumenti per scongiurare lo svuotamento del distretto
Approvata all’unanimità dall’Assemblea toscana la mozione in merito alle prospettive della sede pisana della multinazionale svedese.
“Pieno sostegno ai lavoratori della Ericsson del sito di Pisa. C’è forte preoccupazione per la procedura di licenziamento collettivo annunciata dall’azienda. Questa mattina abbiamo discusso e approvato tre mozioni in cui chiediamo che siano messe in atto tutte le strategie possibili affinché il polo pisano della multinazionale svedese non venga drasticamente indebolito, come prevede il piano di riorganizzazione presentato dall’azienda”.
“La vicenda della Ericsson è scoppiata in maniera repentina, inaspettata, oggi lascia l’amaro in bocca. Anche perché la multinazionale svedese ha avuto la possibilità di lavorare in un contesto fertile ed efficace, basti considerare la collaborazione tra CNR, Sant’Anna e CNIT. Un luogo di assoluta eccellenza sul versante delle nuove tecnologie e dell’innovazione, qui si svolge attività di ricerca sulle reti ottiche e le tecnologie fotoniche. Quella paventata è una prospettiva doppiamente preoccupante se si pensa alle ricadute che ci sarebbero anche per queste nostre eccellenze. La decisione dell’azienda di ridurre gli organici ci pare affrettata e semplicistica; una decisione che viene presa, peraltro, rinunciando a forme di ammortizzatori sociali come i contratti di solidarietà. La scelta della multinazionale deve essere rivista, considerato anche che in questi anni la proprietà ha beneficiato attraverso i fondi europei di cospicui finanziamenti regionali, pari a circa 10milioni di euro, e tuttora è candidata a riceverne altri sul progetto FI-PI-Li 3. Chiediamo che sia la Regione a farsi promotrice di un tavolo a livello regionale con tutti i soggetti coinvolti, facendo seguito all’incontro svoltosi lunedì scorso tra Regione, sindacati e Comune di Pisa, affinché si arrivi a una soluzione che salvaguardi i livelli occupazionali. La Regione deve attivarsi anche sul piano nazionale: l’obiettivo è quello di riaprire il confronto al Ministero per lo sviluppo economico, convocato il 22 giugno scorso, al quale l’azienda non partecipò. Assumendo, peraltro, un atteggiamento grave perché le aziende non possono sottrarsi al confronto e alla ricerca di una soluzione positiva. Siamo vicini ai lavoratori che proprio ieri (ndr) hanno scioperato a Pisa e successivamente sono stati ricevuti dal viceprefetto”.