Italiaoline, no ai licenziamenti
Alla vigilia del nuovo incontro al Ministero dello Sviluppo Economico tra l’azienda, le istituzioni locali e regionali ed i sindacati, lunedì 31 ottobre, abbiamo incontrato le Rsu aziendali ed i rappresentanti sindacali di categoria.
L’azienda, che ha annunciato di voler mettere in cassa integrazione 700 lavoratori a livello nazionale, di cui 417 a zero ore, tra i quali rientrano anche 8 dipendenti della sede di Navacchio, si presenterà il 4 novembre al Mise con l’intenzione di chiudere la questione e dare avvio alle procedure di cassa integrazione già dalla prossima settimana.
“È incomprensibile come una società che ha chiuso in attivo il bilancio del 2015 e dichiarato un utile di 3,8 milioni di euro nel primo semestre 2016, chieda la cassa integrazione per 700 dipendenti su un totale di 1106. Ed è ancor più incomprensibile che in questa procedura sia coinvolta la sede pisana, dove operano 41 tra ingegneri e informatici, che può contare su un ricco tessuto di realtà universitarie e di ricerca di assoluta eccellenza. Il nostro impegno è quello di far sì che il nostro territorio possa continuare ad essere terreno fertile per le imprese che operano sul crinale delle nuove tecnologie, della ricerca e dell’innovazione costante. Seguiremo con massima attenzione l’evolversi della vicenda, sicuri che chi rappresenterà la Regione al tavolo ministeriale opererà al meglio per evitare la riduzione di organico nella sede Italiaonline di Navacchio, auspicando che l’azienda metta mano ad un vero piano industriale di sviluppo e rilancio”.